Del 03 Gennaio 2019
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Le spiagge perlacee e il mare color dello zaffiro della Sardegna, da sempre, attirano numerosi turisti da tutte le parti del mondo.

Nell’articolo di oggi, vi forniremo 10 validi motivi che vi invoglieranno a visitare questa meravigliosa isola dai caratteri misteriosi. 

1. MARE E SPIAGGE INCANTEVOLI

Il motivo per cui la Sardegna rimane una delle mete più desiderate e ambite dai turisti, italiani e stranieri, è sicuramente legato alla presenza di acque limpide e dai colori estatici che rimandano con la mente alle lontane spiagge esotiche.

Tra le più belle spiagge sarde, possiamo citare quella di Cala Spinosa  a Santa Teresa di Gallura (qui di seguito il link di uno dei villaggi più belli della zona: https://alltours.it/82st/marmorata-village-santa-teresa-di-gallura), quella di La Pelosa a Stintino (qui di seguito il link di un villaggio della zona: https://alltours.it/74st/villaggio-le-tonnare-stintino), quella di Rena Majori ad Aglientu (https://alltours.it/350st/gallura-beach-village-aglientu-monti-russu-), quelle di Porto Giunco e Punta Molentis a Villasimius (https://alltours.it/310st/limone-beach-village-cala-sinzias) e infine quella di Cala Brandinchi a San Teodoro (https://alltours.it/83st/uappala-hotel-le-rose-san-teodoro). 

Tuttavia, la spiaggia più bella per eccellenza del Mediterraneo, a detta di molti, resta quella di Pula, località in provincia di Cagliari, che ha conquistato questo titolo grazie alla lunghezza del suo litorale e all’acqua sempre calda e limpida in cui poter fare il bagno. Poco distante dal parco marino protetto di Capo Carbonara, offre la possibilità di fare snorkeling (ammirando le rovine di una città sommersa) e di visitare la baia in canoa. 

2. VITA NOTTURNA 

Questa isola offre diverse alternative per chi, dopo una giornata rilassante al mare, vuole concludere la serata divertendosi. Le località marittime, nelle sere d’estate, organizzano eventi e ospitano mercatini che vendono prodotti tipici dell’artigianato e della cucina locale. 

Per i più giovani, che intendono divertirsi fino all’alba, vi è una lista di discoteche all’aperto, direttamente sulla spiaggia, è molto lunga. Le zone più vivaci dell’isola sono Alghero, San Teodoro, Porto Cervo e Porto Rotondo che contano numerosi locali.   

3. PASSEGGIANDO SULLA STORIA

La Sardegna non è solo bel mare e belle spiagge, è anche storia e i siti archeologici fanno da testimoni al passaggio di diverse epoche storiche. La civiltà nuragica, sviluppatasi durante l’età del bronzo, prende il suo nome dalle strutture megalitiche che l’hanno caratterizzata, i nuraghi, che nel tempo sono diventati simbolo dell’isola. 

Il pozzo nuragico di Santa Cristina, santuario ipogeo dell’epoca del bronzo, destinato a scopi per lo più sacrali relativi al culto delle acque è situato a Paulilatino, in provincia di Oristano ed è una delle costruzioni caratteristiche dell’epoca.

1. MARE E SPIAGGE INCANTEVOLI
Il motivo per cui la Sardegna rimane una delle mete più desiderate e ambite dai turisti, italiani e stranieri, è sicuramente legato alla presenza di acque limpide e dai colori estatici che rimandano con la mente alle lontane spiagge esotiche.
 Tra le più belle spiagge sarde, possiamo citare quella di Cala Spinosa  a Santa Teresa di Gallura (qui di seguito il link di uno dei villaggi più belli della zona: https://alltours.it/82st/marmorata-village-santa-teresa-di-gallura), quella di La Pelosa a Stintino (qui di seguito il link di un villaggio della zona: https://alltours.it/74st/villaggio-le-tonnare-stintino ), quella di Rena Majori ad Aglientu (https://alltours.it/350st/gallura-beach-village-aglientu-monti-russu- ), quelle di Porto Giunco e Punta Molentis a Villasimius (https://alltours.it/310st/limone-beach-village-cala-sinzias) e infine quella di Cala Brandinchi a San Teodoro (https://alltours.it/83st/uappala-hotel-le-rose-san-teodoro). 
Tuttavia, la spiaggia più bella per eccellenza del Mediterraneo, a detta di molti, resta quella di Pula, località in provincia di Cagliari, che ha conquistato questo titolo grazie alla lunghezza del suo litorale e all’acqua sempre calda e limpida in cui poter fare il bagno. Poco distante dal parco marino protetto di Capo Carbonara, offre la possibilità di fare snorkeling (ammirando le rovine di una città sommersa) e di visitare la baia in canoa. 
2. VITA NOTTURNA 
Questa isola offre diverse alternative per chi, dopo una giornata rilassante al mare, vuole concludere la serata divertendosi. Le località marittime, nelle sere d’estate, organizzano eventi e ospitano mercatini che vendono prodotti tipici dell’artigianato e della cucina locale. 
Per i più giovani, che intendono divertirsi fino all’alba, vi è una lista di discoteche all’aperto, direttamente sulla spiaggia, è molto lunga. Le zone più vivaci dell’isola sono Alghero, San Teodoro, Porto Cervo e Porto Rotondo che contano numerosi locali.   
3. PASSEGGIANDO SULLA STORIA
La Sardegna non è solo bel mare e belle spiagge, è anche storia e i siti archeologici fanno da testimoni al passaggio di diverse epoche storiche. La civiltà nuragica, sviluppatasi durante l’età del bronzo, prende il suo nome dalle strutture megalitiche che l’hanno caratterizzata, i nuraghi, che nel tempo sono diventati simbolo dell’isola. 
Il pozzo nuragico di Santa Cristina, santuario ipogeo dell’epoca del bronzo, destinato a scopi per lo più sacrali relativi al culto delle acque è situato a Paulilatino, in provincia di Oristano ed è una delle costruzioni caratteristiche dell’epoca.

Altre strutture funerarie preistoriche  sono i dolmen e i menhir. Per chi è appassionato di storia romana, le rovine della città di Tharros, nella provincia di Oristano, sono una tappa obbligatoria. All’origine insediamento fenicio, abbandonato dagli abitanti nel 1070 in seguito alle invasioni saracene, questa città è stata un susseguirsi di stratificazione di culture, popolata dapprima dai punici e in seguito dai romani, ad ora è uno degli scenari più suggestivi della zona. 

4. TRADIZIONI ED EVENTI 

L’isola sarda è rinomata anche per le numerose tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Tra le più famose, e che si svolgono nel periodo estivo, vi sono la Cavalcata Sarda, antica manifestazione folkloristica che si svolge l’ultima settimana di Maggio e che consiste nella sfilata a piedi o cavallo di gruppi, provenienti da diverse parte della Sardegna, che si esibiscono in danze acrobatiche. 

Altro evento tipico della tradizione sarda è S’Ardia, si svolge il 6 e il 7 luglio nel Santuario di San Costantino dove decine e decine di cavalieri lanciano al galoppo i propri cavalli riproponendo la vittoria di Costantino I su Massenzio nella Battaglia di Ponte Milvio nel 312. Un’altra tradizione interessante è la Discesa dei Candelieri, chiamata anche Festa Manna, si svolge nella città di Sassari la vigilia di Ferragosto. Consiste in una processione danzante di grandi colonne di legno, ceri simbolici, utilizzati come tributo per la Madonna Assunta che in passato salvò la città dalla peste. 

5. BUONA CUCINA

La cucina sarda, una delle più conosciute e apprezzate, racchiude in sé diverse tradizioni da quella contadina a quella pastorale passando per quella marinara. 

Tra i piatti più rinomati, possiamo ritrovare i malloreddus (tipici gnocchetti dalla forma di conchiglia allungata), i culurgiones (agnolotti a base di patate, pecorino, cipolle e menta), la panada (involucro di pasta ripiena con agnello, patate e aromi) e il porceddu (cucciolo di maiale cucinato in una maniera specifica secondo la tradizione). 

6. NATURA INCONTAMINATA

Soprattutto per chi è solito vivere in città, gli spettacoli di una natura selvaggia e incontrollata diventano meravigliosi e ammalianti. La Sardegna è da considerarsi una terra selvaggia e ne sono testimoni alcune porzioni di territorio come Capo Caccia, località nei pressi di Alghero, che è da considerarsi la scogliera più alta della costa occidentale sarda. Da qui si possono ammirare i tramonti più spettacolari dell’isola. Altrettanto suggestivi sono i fondali e le grotte, come quella di Nettuno, che si affacciano direttamente sul mare. 

Montiferru, invece, è una delle montagne più boscose, selvagge e impenetrabili che si trova nella zona di Oristano. Il nome deriva dall’enorme quantità di ferro che è presente nelle rocce e nelle acque sorgive che alimentano il Rio Mannu. 

La Salina di Putzu Idu è una distesa, che in estate, si trasforma in un’immensa superficie bianca di sale. In questa zona, è facile incontrare i fenicotteri rosa, attrazione sia per grandi che per piccini, ed è possibile ammirarli nelle zone di Cagliari, Olbia, Orosei e Chia. 

Se vi state domandando che cosa accumuni queste zone che permette a questi splendidi volatili di insediarsi, la risposta è Artemia Salina, piccoli crostacei rosa che nutrendo i fenicotteri, conferiscono questo colore al loro piumaggio. 

7. SPORT ACQUATICI

Per chi è un avventuriero instancabile, gli sport acquatici diventano un forte punto di interesse e la Sardegna offre la possibilità di praticare il Windsurf e il Kitesurf sulle sue bellissime coste. 

La Costa Smeralda, grazie al suo carattere ventoso, favorisce la praticabilità di questi sport e, per chi fosse alle prime armi, vi sono delle scuole che offrono la possibilità di fare escursioni . Anche il Parco dell’Arcipelago della Maddalena è rinomato per tutte le attività che si possono praticare. 

Prima tra tutte la navigazione in barca alla scoperta di coste meravigliose e con la possibilità di tuffarsi in un mare incontaminato e dai colori sgargianti.

8. LE TONNARE

Una tradizione antichissima che va dall’epoca nuragica fino a oggi è quella delle Tonnare, più comunemente conosciuta come la pesca dei tonni. Questo pesce è sempre stato considerato in maniera particolare da tutti i dominatori dell’isola. I Fenici, infatti, riportavano sulle monete l’immagine del tonno. Mentre, i Cartaginesi reputavano che fosse di buon auspicio mangiarlo durante i banchetti nuziali. Tuttavia, la tecnica che ancora oggi si conosce deriva dalla tradizione araba. La stessa terminologia è chiara testimonianza di questa influenza. Un esempio emblematico è la parola rais che sta a rappresentare il capo pesca e che è di chiara derivazione araba.

La cattura del tonno avviene mediante la tonnara, tradizionale sistema di pesca, costituito essenzialmente da un'apparecchiatura di reti fisse, distinte in due complessi principali, dei quali uno parte dalla riva e, spingendosi in mare per qualche chilometro, serve a interrompere la corsa dei tonni e a dirigerla verso il secondo complesso nel cui interno il tonno penetra, venendo poi spinto verso la camera della morte ove ha luogo la mattanza. 

Ancora oggi è possibile assistere a questa pratica sull’isola di San Pietro.

9. MIRTO, CANNONAU, NURAGUS E…

Nella tradizione sarda è presente e sviluppata  la produzione di vini e liquori. Uno famoso tra tutti è il Mirto, liquore ottenuto dalla macerazione alcolica delle bacche di mirto o di bacche miste a foglie. Originariamente, veniva utilizzato come spezia per i prodotti di cacciagione. 

Il Cannonau, vino rosso tipicamente sardo, è ritenuto uno dei vini più antichi del Mediterraneo grazie al ritrovamento di vinaccioli di vite in famosi siti archeologici. È l’ideale accompagnato ad arrosti di maiale e agnello, la versione liquorosa dolce, invece, si accosta bene con il dessert. 

Vino bianco, dal profumo fruttato e dal gusto sapido e armonico, tipico di Cagliari è il Nuragus. Anche questo vino ha origini antichissime che risalgono ai Fenici, sebbene alcuni studiosi facciano risalire la sua nascita al periodo nuragico. L’abbinamento ideale sarebbe con piatti a base di pesce. 

10. IL PROFUMO DELL’ELOCRISO VI ACCOGLIERÀ

Non appena scenderete dalla nave o dall’aereo, la prima esperienza olfattiva che vivrete sarà l’odore dell’elocriso, piccolo fiore giallo tipico dell’Italia meridionale soprattutto della Sardegna. 

Il profumo di questo fiore vi rimarrà impresso per sempre perché molto particolare e racchiude in sé varie sfumature di frutta candita o secca, di fieno, di miele, di curry e di cuoio.  Questa fragranza vi accompagnerà per tutto il vostro indimenticabile viaggio.